Christian Brighi a Monza

Come ormai da diverse stagioni sportive, anche quest’anno per la sezione AIA di Monza è giunto l’appuntamento con la visita dell’ospite nazionale che la dirigenza dell’associazione sorteggia tra i suoi massimi esponenti che operano nelle massime categorie nazionali. Nella serata di venerdì 9 novembre abbiamo avuto il piacere di ospitare come relatore l’ex arbitro di serie A (con oltre 100 gare all’attivo) ed attuale Organo Tecnico della CAN B Christian Brighi della sezione di Cesena.

Christian ha esordito esponendo le modalità con la quale la Commissione arbitrale che gestisce il secondo più importante campionato italiano utilizza i rapporti di gara e le segnalazioni fornite dai vari osservatori arbitrali come materiale formativo fondamentale per strutturare i raduni tecnici degli arbitri e degli assistenti. Infatti, i momenti salienti delle gare, le criticità, le valutazioni errate e quelle corrette assunte da tutti gli arbitri vengono “vivisezionati” dagli osservatori arbitrali e successivamente caricati su una apposita piattaforma web dove gli utenti interessati, arbitri in primis, possono andare a rivedersi ed a studiare tutti gli episodi. Partendo da questo spunto, il parallelo tra gli arbitri di serie B e i ragazzi che operano nella categorie giovanili e dilettantistiche, nonostante le ovvie differenze, può valere tranquillamente. Brighi, ha poi invitato i giovani arbitri a crearsi una propria videoteca di gare perché rivedere a posteriori le proprie prestazioni permette di osservarsi da una prospettiva differente e di capire, per esempio, i motivi di errate decisioni.

Anche lo studio preventivo delle gare da dirigere deve ormai essere parte imprescindibile del bagaglio tecnico e di competenze dell’arbitro. Informarsi sulle squadre, sulle caratteristiche dei calciatori e sui moduli di gioco sono tutti tasselli utili per arrivare più preparati al fischio d’inizio, evitando di dover impegnare la parte iniziale della gara ad inquadrare le tattiche o a mettere a fuoco la personalità dei calciatori, distogliendo preziose energie mentali che dovrebbero invece essere unicamente votate ad assumere decisioni puntuali, corrette ed efficaci. Naturalmente, per fare tutto ciò, le odierne tecnologie a disposizione per il reperimento delle informazioni offrono maggiori opportunità rispetto al passato, ma per le partite delle nostre categorie il luogo da prediligere per lo scambio di notizie ed esperienze è ancora rappresentato dalla Sezione.

Proprio con il tema della frequentazione sezionale si è concluso il discorso di Brighi: è sempre in Sezione che i giovani arbitri trovano il luogo per raccontare le proprie esperienze, per confrontarsi con colleghi più “anziani”, per trovare gli stimoli a migliorarsi e le motivazioni per ripartire e superare le difficoltà.